Pygeum Africanum
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Pygeum Africanum

Pygeum africanum

dott. Fabrizio Fantini
 

 

 
 

Pygeum africanum, il prugno africano, è un albero sempreverde le cui proprietà benefiche sul tratto urinario erano già note alle popolazioni indigene africane. I principi attivi che si estraggono dalla corteccia sono acidi grassi, steroli come la betasitosterina, triterpeni e due alcoli, il tetracosanolo e il docosanolo.

L’American Journal of Medicine ha di recente pubblicato una raccolta di tutti i risultati disponibili riguardanti 18 trial sull’efficacia di pygeum africanum: i dati hanno confermato che l’estratto determina un riequilibrio del flusso urinario e della sintomatologia irritativa nel paziente con ipertrofia prostatica.

L’azione antiandrogena periferica è simile a quella della serenoa repens, in quanto tra i suoi componenti figura la betasitosterina, molecola che inibisce la 5-alfa-reduttasi. I triterpeni pentaciclici, agendo sull’enzima 5-alfa-lipossigenasi, sono probabilmente responsabili di una riduzione nella produzione di leucotrieni, mediatori dell’infiammazione nella dermatite atopica e nella psoriasi.

Meccanismi d’azione del pygeum africanum
– Inibizione della 5-alfa-reduttasi.
– Azione antagonista recettoriale a livello periferico.
– Azione antileucotrienica.
– Debole azione similestrogenica.

 

Conclusioni

Pygeum africanum è stato spesso studiato in associazione con l’ortica: l’utilizzo combinato dei due fitocomplessi risulta più efficace. Il preparato dovrebbe essere somministrato come estratto liofilizzato con il 30% di componenti lipidici e con una titolazione di n-docosanolo allo 0,4%.

Sono disponibili in commercio compresse o capsule i cui dosaggi variano da 60 a 200 mg al giorno.