giovedì
22 FebIpotiroidismo
dr Andrea Marliani
Firenze
In un soggetto sano questo meccanismo patogenetico legato all’aumento della frazione libera del testosterone è comunque assai poco importante nel determinare alopecia perché, in condizioni fisiologiche, la capacità di legame della SHBG è tale da essere sempre lontana dalla saturazione. Inoltre la sua affinità per il testosterone è talmente elevata che lega circa il 99% dell’ormone ed aumentarla o diminuirla di poco non modifica di fatto la disponibilità della frazione libera. La frazione libera del testosterone è, in soggetti sani, sempre funzione il suo valore totale (intorno all’1%), non hanno quindi alcuna logica gli esami di valutazione del testostrone libero e della SHBG. Diversa è la situazione in pazienti ipoproteinemici o diprotidemici. Un dosaggio della testosteronemia, se le proteine sono nella norma, ci da anche il valore della frazione libera dell’androgeno.
L’alopecia nell’ipotiroidismo ha un decorso molto lento e graduale e colpisce diffusamente tutto il cuoio capelluto sotto forma di “effluvio cronico”. Al tricogramma si osserva un aumentato numero di bulbi distrofici e/o in telogen, il che significa che la fase di crescita attiva dell’anagen è ridotta, così un numero sempre maggiore di capelli passa alla fase catagen e quindi alla fase di caduta (telogen) in un tempo più breve del normale. Questa situazione definisce il telogen effluvio cronico. Clinicamente i capelli appaiono ruvidi, secchi e fragili. Tale aspetto è probabilmente dovuto anche ad una alterata secrezione sebacea.
L’ipotiroidismo subclinico è uno stato asintomatico in cui l’iperstimolazione tireotropinica, secondaria a riduzione dei livelli circolanti di ormoni tiroidei, garantisce un apparente eutiroidismo. Talvolta vi è iperplasia della tiroide, il gozzo, più o meno pronunziata. Talvolta questi pazienti hanno come unico segno l’ipercolesterolemia. Inoltre l’assorbimento intestinale di metalli come ferro, zinco, magnesio, rame, calcio e di vitamine come la B12 ed i folati è rallentato, con conseguente anemia sideropenica e talvolta con caratteri di macrocitosi (anemia pseudo perniciosiforme).
In questi soggetti sono spesso presenti anticorpi anti TG (anti tireoglobulona) e/o soprattutto anti TPO (anti perossidasi microsomiale tiroidea). I livelli di TSH sono di norma elevati in condizioni basali e, se non lo sono, presentano una iper risposta allo stimolo con TRH. I livelli di ormoni tiroidei sono spesso ancora nella norma, sia pur nella fascia dei valori bassi. La prolattina è frequentemente elevata come conseguenza dei valori alti di TRH. Frequentemente elevato è il colesterolo. L’effluvio è conseguenza della anemia e della ridotta attivazione dei fattori di crescita.
Si può porre diagnosi di ipotiroidismo dosando l’ormone stimolante la tiroide (TSH) e la tiroxina (T4). Un ipotiroidismo primitivo è caratterizzato da alti valori plasmatici di TSH e bassi o normali di T4. I valori plasmatici normali di T4 sono compresi fra 5 e 12 mg/dl o 65 – 155 nanomoli/L. I valori normali di TSH sono compresi fra 0,5 e 4 mU/L. Ogni qualvolta osserviamo pazienti, specie di sesso femminile, affetti da alopecia a tipo androgenetico o da ipotrichia diffusa a tipo telogen effluvio cronico, richiediamo di routine fra i vari esami anche il dosaggio del fT4, il TSH e la colesterolemia.
BIBLIOGRAFIA
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